La città di Trieste è un crogiuolo di culture: l’Italiana, L’Austro Ungarica e la Slava, tutte quante ben rappresentate nel corso della Storia, relativamente recente, della locale Comunità ebraica. Infatti i primi insediamenti ebraici si ebbero nel 17° secolo e crebbero in maniera costante fino all’inizio del 20° secolo.
E’ stata spesso testimone e protagonista di vicende emblematiche legate alla storia degli ebrei. Nel corso del Novecento, in particolare, la comunità ebraica triestina ha vissuto direttamente e tragicamente il razzismo dei tre sistemi totalitari europei: ha udito per prima l’annuncio dell’introduzione delle leggi razziali fasciste annunciate pubblicamente da Benito Mussolini il 18 settembre 1938 a Trieste; è stata poi sede dell’unico lager nazista in Italia e infine ha accolto e aiutato i tanti ebrei che dall’est Europa raggiungevano Trieste per imbarcarsi alla volta di Israele.
L’itinerario prevede la visita della Sinagoga annoverata fra le più grandi e maestose d’Europa e che è uno degli edifici simbolo della Trieste multireligiosa. Progettata dagli architetti Ruggero e Arduino Berlam ed inaugurata nel 1912, la monumentale Sinagoga rappresenta in modo tangibile l’influenza raggiunta dalla Comunità ebraica nella vita economica e culturale della città agli inizi del ‘900. Visita del Museo della comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”, alla zona il Ghetto e alla la Risiera di S. Sabba unico campo di sterminio italiano.
Le antiche comunità ebraiche nelle Marche hanno una storia secolare. Vi proponiamo un itinerario molto insolito in questa regione che era al centro del potere papale, alla scoperta di testimonianze delle antiche comunità ebraiche anche in posti particolarmente remoti dove la presenza di comunità ebraiche potrebbe sembrare poco probabile. In alcuni centri le tracce si […]
Le prime presenze ebraica nella città risalgono al 1145, ma è nel 500 che la comunità conosce la sua maggiore crescita. Infatti in questo secolo vi furono fondate bel 12 sinagoghe, chiamate “Scholae”, che fungevano sia come luoghi di culto che appunto come “scuole”, quelle che chiameremmo oggi “yeshivot”. Tutte e 12 furono distrutte nel […]