Verona

Si ha notizia della presenza ebraica a Verona fin dal VI secolo.

Comunque le prime testimonianze certe risalgono attestano la presenza di una consistente comunità ebraica intorno al 1200 periodo nel quale si ha notizia dell’esistenza di un Tribunale Rabbinico e della presenza a Verona di Rabbi Eliezer, grande autorità rabbinica del tempo e di Hillel da Verona figura di spicco in ambito ebraico e cristiano. Nel periodo della signoria scaligera soggiornò, alla corte di Cangrande della Scala Manoello Giudeo, poeta ebreo contemporaneo di Dante di cui fu amico, e che scrisse in lingua ebraica, latina e volgare.

Tra il XV e il XVI secolo a più riprese gli ebrei vennero espulsi e riammessi a vivere in città: il ritorno ufficiale avvenne nel 1408, con il dominio veneziano. In questo periodo gli ebrei si potevano occupare solo della concessione di prestiti a interesse. Molti di loro provenivano dalla Germania, rifugiatisi a Verona a causa delle ripetute persecuzioni subite Oltralpe.

Durante tutto questo periodo il cuore del quartiere ebraico, non ancora trasformato in ghetto, era adiacente a Piazza delle Erbe, in pieno centro storico, era vicolo Crocioni, dove si pensa fosse attiva una piccola Sinagoga. Dal 1422, come in altri luoghi in Italia e nel resto d’Europa, anche gli ebrei veronesi furono obbligati a portare un segno di riconoscimento che in origine era un disco di stoffa gialla cucito sul petto, sostituito poi all’ epoca del Ghetto da un berretto per gli uomini e da un velo per le donne sempre di colore giallo. Espulsi nuovamente nel 1499, rientrarono in città nel 1516 con il permesso di svolgere altre attività tra le quali quelle dei sensali e rigattieri. Nel 1604 fu istituito il Ghetto. Durante il periodo di esistenza del Ghetto si verificarono tre episodi che segnarono la vita degli ebrei veronesi: la peste del 1630 che causò molti morti anche all’interno della Comunità; una grave sommossa popolare anti-ebraica nel 1745 e l’incendio del 1786 che provocò una decina di vittime e la distruzione di un’area rilevante del Ghetto. La Comunità conta oggi circa 100 iscritti, compresa la sezione di Vicenza.

Il tour vi porterà a conoscere le vecchie zone del ghetto in pieno centro storico, risanate negli anni ’20 del XX secolo, ma che conservano ancora nella zona di Via Mazzini le originali “Case Torri” tipiche di molti ghetti dove le restrizioni edilizie imposte obbligavano gli abitanti dei ghetti a sviluppare gli alloggi in altezza.  Sempre in questa zona fermata d’obbligo sarà la Sinagoga, di rara bellezza e una delle più grandi e monumentali in Italia che conserva inalterati gli originali arredi e decorazioni.

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