La prime tracce di una comunità ebraica a Pisa risalgono al 850 d.c.. Questo ne fa la comunità più antica della Toscana e sicuramente una della più antiche d’Italia. Interessante la descrizione di Pisa e della sua comunità fatta nella seconda metà del 13°secolo da Beniamino de Tudela, il famoso geografo ed esploratore ebreo spagnolo.
La visita della Pisa Ebraica inizia nelle adiacenze di Piazza dei Miracoli, insieme ad una guida locale specializzata, con la visita al Cimitero Ebraico proprio all’eterno delle mure che delimitano la piazza, per proseguire nel centro della città dove si trovava, per alcuni secoli, uno dei quartieri ebraici di Pisa. La visita continua fino all’attuale Sinagoga le cui primissime origine probabilmente attorno all’arrivo dei primi nuclei di Ebrei attorno all’850 d.c., poi rimodellata diverse volte nel corso dei secoli fino al suo attuale aspetto di molte sinagoghe rifatte in questo periodo di emancipazione delle comunità ebraiche avvenuta dopo la riunificazione dell’Italia e che seguiva canoni architettonici ed estetici atti a manifestare l’orgoglio della popolazione ebraica ormai riconosciuta ed integrata nel tessuto sociale, politico ed economico italiano. Nel proseguire verso l’ultima tappa del nostro giro pisano passeremo davanti a Casa Pardo Roques, dove viveva dalla fine del secolo XIX la famiglia di Abramo Giuseppe Pardo Roques, Presidente della comunità ebraica pisana e vice sindaco di Pisa all’inizio del XX secolo. Qui nel 1944 si consumò il terribile massacro dell’intera famiglia Pardo Roques e di alcuni loro vicini da parte di soldataglia tedesca.
Le prime presenze ebraica nella città risalgono al 1145, ma è nel 500 che la comunità conosce la sua maggiore crescita. Infatti in questo secolo vi furono fondate bel 12 sinagoghe, chiamate “Scholae”, che fungevano sia come luoghi di culto che appunto come “scuole”, quelle che chiameremmo oggi “yeshivot”. Tutte e 12 furono distrutte nel […]
La presenza ebraica risale alla fine del XIII secolo. La Comunità visse in condizioni relativamente tranquille dedicandosi al commercio e al prestito di denaro. Il passaggio della città alla Repubblica di Venezia (1405) determinò un progressivo inasprimento delle condizioni. Rimase tuttavia permesso agli ebrei di laurearsi presso la prestigiosa università della città, sia pur con […]