La storia della comunità ebraica di Firenze risale al XII secolo, ma le maggiori informazioni le abbiamo dalle fine del 1400 e il 1500, in particolare quando i Medici diventano granduchi di Firenze. L’itinerario suggerito si propone di toccare vari punti della città che sono stati di grande importanza per la vita della comunità ebraica fiorentina, a partire dalla piazza della Repubblica dove si trovava il vecchio ghetto prima di essere distrutto a seguito delle demolizioni di Firenze capitale. Per ritrovare resti e testimonianze concrete del ghetto di Firenze bisogna visitare il piano terra del Museo di San Marco, dove si trova una sezione dedicata a rilievi, stemmi, architravi di pietra, colonne e frammenti architettonici con iscrizioni in ebraico che appartenevano ad edifici distrutti alla fine dell’Ottocento. Inoltre la città di Firenze conserva ancora un cimitero monumentale ebraico nella zona dell’Oltrarno, dove si trovava in origine anche la più antica sinagoga documentata in città. Il nostro percorso si conclude con la visita alla Sinagoga e al Museo Ebraico di Firenze. La Sinagoga di Firenze è un bellissimo edificio sorto tra il 1874 e il 1882 su progetto dell’architetto Marco Treves che lo costruì sul terreno di proprietà di David Levi che con lascito testamentario lo destinò a luogo di culto ebraico. La sinagoga è di rito sefardita. L’interno dell’edificio è in stile moresco a pianta centrale con cupola mediana e torri laterali con cupolette in facciata. Al primo e al secondo piano si sviluppa il piccolo, prezioso Museo Ebraico che ricostruisce con piante, foto e oggetti di culto privati e non, la storia della comunità ebraica fiorentina.
Le prime presenze ebraica nella città risalgono al 1145, ma è nel 500 che la comunità conosce la sua maggiore crescita. Infatti in questo secolo vi furono fondate bel 12 sinagoghe, chiamate “Scholae”, che fungevano sia come luoghi di culto che appunto come “scuole”, quelle che chiameremmo oggi “yeshivot”. Tutte e 12 furono distrutte nel […]
La presenza ebraica risale alla fine del XIII secolo. La Comunità visse in condizioni relativamente tranquille dedicandosi al commercio e al prestito di denaro. Il passaggio della città alla Repubblica di Venezia (1405) determinò un progressivo inasprimento delle condizioni. Rimase tuttavia permesso agli ebrei di laurearsi presso la prestigiosa università della città, sia pur con […]